mercoledì 17 gennaio 2024
lunedì 13 febbraio 2023
Martin Lutero e la Riforma Protestante
Quando?
Siamo
all’inizio del XVI secolo
Dove?
A Roma ci furono dei Papi per i quali il ruolo di
sacerdote era meno importante del potere e del lusso e che fecero costruire
splendide chiese ad artisti famosi. Queste chiese erano un simbolo del potere
del Papa, una cosa simile alla reggia di un re.
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la basilica di San Pietro oggi |
L’antica chiesa di San Pietro, la stessa nella quale Carlo Magno era stato incoronato imperatore, a loro non bastava più. Progettarono così di costruire una nuova basilica di dimensioni gigantesche e di straordinaria bellezza, ma per farlo avevano bisogno di molti soldi.
La questione delle indulgenze
Pensarono così di ricavarli dalle vendite delle indulgenze.
A dire la verità la chiesa insegnava che si può perdonare solo il peccatore che
si pente, ma i venditori di indulgenze non si attenevano a quella regola. A
loro interessava solo raccogliere più denaro possibile, così il “perdono dei
peccati” veniva “venduto” in cambio di un’offerta di denaro.
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Immagine satirica contro la vendita delle indulgenze |
A Wittenberg in Germania viveva un monaco dell’ordine agostiniano che si chiamava Martin Lutero.
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Martin Lutero affigge le 95 tesi |
Quando nel 1517 arrivò nella sua città uno di
quei venditori di indulgenze per raggranellare denaro per la nuova basilica di
San Pietro i cui lavori di costruzione iniziavano proprio quell’anno sotto la
direzione di Raffaello, il più famoso pittore del mondo, Lutero decise di
prendere posizione contro quell’abuso che egli riteneva una empietà.
Le 95 tesi
Così appese alle porte della chiese una specie di manifesto con 95
tesi nelle quali combatteva quel modo
di fare affare sfruttando la religione.
Lutero non fu il primo ad avere idee come quelle.
Già cento anni prima di lui un prete di nome Jan Hus aveva impartito lo stesso
insegnamento a Praga. Fu bruciato come eretico nel 1415 e i suoi seguaci furono
sterminati.
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Jan Hus bruciato sul rogo |
Forse sarebbe finita così anche per Lutero, ma i tempi erano cambiati, anche grazie al fatto che era stata inventata la stampa a caratteri mobili.
qui trovi un video sull'invenzione della stampa
qui un cartone animato sull'invenzione della stampa
Gli scritti di Lutero circolarono e furono letti in tutta la Germania e molti si trovarono d’accordo con lui. Il Papa minacciò di scomunicarlo (è come un’espulsione dalla comunità dei cristiani), ma Lutero aveva ormai molti seguaci e si sentiva abbastanza forte da sfidare anche il Papa.
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Lutero brucia la bolla papale |
Lo scontro con il Papa
Bruciò
allora pubblicamente la lettera e venne davvero scomunicato. Lui e i suoi
seguaci si dichiararono completamente liberi dalla chiesa. In Germania ci fu
molto scalpore e molti altri passarono dalla parte di Lutero. Anche alcuni
principi tedeschi passarono dalla parte di Lutero, in realtà a loro non
importava molto della religione però capivano che se il Papa avesse perso il
controllo dei monasteri e delle chiese che possedevano enormi proprietà
terriere loro avrebbero potuto impadronirsene.
A
questo punto dobbiamo aprire una parentesi
Vi ricordate di Carlo Magno? Il suo regno era finito
diviso in tre. Una delle tre parti diventerà il Regno di Francia, le altre due
dopo secoli di guerre continueranno a chiamarsi Sacro Romano Impero e ad avere
un imperatore. Nel 1500 questo imperatore era eletto dai principi “elettori”.
Significa che i principi più importanti della Germania votavano per scegliere
chi dovesse diventare imperatore.
qui trovi una bellissima carta che riassume l'evoluzione del SRI nel tempo
Nel 1519 era diventato imperatore Carlo V che era in
ottimi rapporti con il Papa. Così non appena fu incoronato imperatore volle al
più presto sistemare la faccenda di Lutero.
Carlo V diede disposizione che il monaco ribelle si
presentasse davanti alla Dieta (significa assemblea) di Worms, siamo nel
1521.
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Lutero a Worms |
L’imperatore gli chiese di revocare la sua dottrina
e Lutero chiese un giorno di riflessione. Era assolutamente deciso a rimanere
attaccato alle proprie opinioni e il giorno dopo disse davanti all’imperatore “La
mia coscienza è forgiata sulla parola di Dio e perciò non posso e non voglio
rinnegare nulla, perché agire contro coscienza è pericoloso. Che Dio mi
assista. Amen”.
La dieta di Worms
La Dieta promulgò una legge per la quale Lutero
veniva messo al bando come eretico, il che voleva dire che nessuno poteva
dargli da mangiare, offrirgli un tetto a aiutarlo. Lo stesso valeva per chi
comprava o possedeva i suoi libri. Inoltre chiunque l’avesse ammazzato non
avrebbe commesso reato. Era insomma un fuorilegge. Ma egli aveva un protettore
potente, il duca Federico di Sassonia, che sin dall’inizio aveva sostenuto
Lutero. Il duca organizzò un finto rapimento e ospitò Lutero in un suo castello
in un posto isolato. Lutero sparì per diversi mesi, nessuno sapeva che fine
avesse fatto. Nel frattempo egli tradusse la Bibbia in tedesco, egli infatti
voleva che ognuno potesse leggerla da solo senza un sacerdote che la spiegasse.
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Il castello di Wartburg |
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Lo studio di Lutero a Wartburg |
Come finisce questa storia? La riforma di Lutero si diffuse in tutta Europa e la chiesa protestante è diffusissima anche oggi in Europa e nel mondo.
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Religioni nel mondo |
Ma questa storia non finisce qui, poiché è l’inizio di un’ondata
di guerre che sconvolsero l’Europa per più di 100 anni e di cui parleremo
presto.
Qui trovi un video che ti parla in breve della riforma protestante
domenica 31 gennaio 2021
L'Italia Fascista
Nell'Italia del dopoguerra vi erano diversi motivi di malcontento.
- alcuni politici, artisti e cittadini comuni ritenevano che l'Italia non aveva attenuto quello che le spettava per la vittoria nella prima guerra mondiale. Questi erano i nazionalisti. Il più famoso tra queste persone era Gabriele D'annunzio, un personaggio allora famosissimo. Era stato un eroe della guerra ed era un famosissimo scrittore. I suoi articoli erano letti da migliaia di persone. Era una di quelle voci in grado di "influenzare" l'opinione pubblica. D'annunzio aveva inventato questa espressione: "vittoria mutilata", cioè per il mancato rispetto da parte degli Alleati degli impegni presi con l'Italia che avrebbe dovuto annettersi, in caso di vittoria, la costa dalmata. Guarda con attenzione le due carte e leggi le didascalie.
- le agitazioni sociali: dal 1919 al 1922 l'Italia fu sconvolta da scioperi e manifestazioni di protesta per richiedere aumenti di stipendio, protestare contro l'aumento dei prezzi e contro la disoccupazione. Ovviamente queste proteste erano guidate dai partiti di sinistra (socialisti). Gli operai occuparono molte fabbriche e i contadini invasero le terre chiedendone la distribuzione. I capitalisti e i latifondisti (grandi proprietari terrieri) temevano che i socialisti potessero organizzare una rivoluzione socialista, come era accaduto in Russia pochi anni prima. Qui puoi vedere un breve video sul biennio rosso (ci interessa fino al minuto 1:20).
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1920 Milano. Operai armati occupano una fabbrica. |
Nel Parlamento la situazione è molto complicata perché non c'è un partito forte che abbia la maggioranza dei voti in Parlamento.
Il pericolo rosso
Questo era il quadro della situazione italiana: la società italiana era profondamente divisa un due parti: 1) la sinistra che rappresenta il proletariato e 2) i capitalisti e latifondisti. Ma contro la sinistra erano anche il partito Popolare (che voleva rappresentare i cattolici) e i nazionalisti.
Il "governo forte"
In questa situazione acquistò forza il Partito fascista fondato da Benito Mussolini, che proponeva l'uso della forza per stabilire la pace sociale e scongiurare il pericolo rosso.
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Benito Mussolini |
La marcia su Roma
Il 28 ottobre 1922 cinquantamila fascisti effettuarono la famosa marcia su Roma. Si trattava di qualcosa a metà tra una manifestazione e un colpo di stato. Migliaia di fascisti, armati, si radunarono a Roma con l'intento di dimostrare quanto fosse forte il movimento fascista. Mussolini aveva detto "O ci daranno il governo o lo prenderemo calando a Roma". Era un atto contro la democrazia perché si trattava di una sorta di prova di forza che non rispettava le regole della democrazia.
Due anni dopo si tennero le elezioni (1924), il fascismo era già al potere e Mussolini questa volta era in una posizione di vantaggio. I fascisti ottennero la maggioranza in parlamento ma le elezioni si svolsero in un clima di minacce e violenze nei confronti degli avversari politici e diedero al Partito fascista la maggioranza in parlamento.
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Vittorio Emanuele III |
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Lo stato maggiore fascista (da sinistra a destra: Emilio De Bono, Michele Bianchi, Benito Mussolini, Cesare Maria De Vecchi e Italo Balbo) |
L'omicidio Matteotti
Le leggi fascistissime
In particolare nel 1926 attraverso le "leggi fascistissime" stabilì:
- poteri straordinari per il capo del governo (potere legislativo+legislativo+giudiziario);
- abolì tutti i partiti;
- identificò lo Stato con il partito fascista (qualunque funzionario pubblico, esempio medico, insegnante ecc., doveva giurare fedeltà al fascismo e ai suoi principi)
- formò l'OVRA, una potente polizia politica autorizzata a perquisizioni, arresti e torture senza mandato del giudice;
- abolì la libertà di stampa ed esercitò un ferreo controllo su tutti i mezzi di comunicazione di massa (stampa, cinema, radio).
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L'articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana sulla libertà di stampa |
Nel 1929 il potere di Mussolini fu ulteriormente rafforzato dai Patti Lateranensi, tra lo Stato
italiano e il Vaticano che risolveva la cosiddetta "questione romana".
Qui è necessario fare un salto indietro per capire che cos'è la "questione romana".
Il 17 marzo del 1861 è stato proclamato il Regno d'Italia.
Come vedi nell'Italia centrale c'è ancora lo Stato della Chiesa; si tratta di uno Stato governato dal Papa che esercita dunque sia il potere spirituale (Capo della Chiesa) che il potere temporale (Capo politico di uno Stato).
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Roma, XX settembre 1870. Porta Pia e la Breccia aperta dall'artiglieria Italiana. |
Riassumendo molto, con questa legge lo Stato Italiano
garantiva al Papa
- il diritto di avere al proprio servizio guardie armate a difesa dei palazzi vaticani, Laterano, e Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo.
- Tali immobili erano sottoposti a regime di extraterritorialità che li esentava dalle leggi italiane
- Garantiva un introito annuo di 3 225 000 lire (pari a circa 14,5 milioni di euro) per il mantenimento del pontefice e della curia.
- Veniva riconosciuta libertà di svolgere la funzione religiosa.
La reazione del Papa.
- non riconobbe la legge
- si dichiarò prigioniero politico
- emanò l'enciclica "Ubi nos", con la quale veniva ribadito che il potere spirituale non poteva essere considerato disgiuntamente da quello temporale.
Ritorniamo al 1929 e ai Patti Lateranensi da cui eravamo partiti.
Con i Patti Lateranensi Mussolini riconobbe il Vaticano come stato indipendente, pagò un'indennità
per i beni confiscati dopo l'Unità, riconobbe la validità civile del matrimonio religioso e s'impegnò a
impartire l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole. Con questa mossa il fascismo
ottenne l'appoggio della Chiesa e si avvicinò anche alle grandi masse cattoliche.
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Il momento della firma del trattato |
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Immagine commemorativa. Da sinistra verso destra, Vittorio Emanuele III di Savoia, Papa Pio XI e Benito Mussolini. |
Lo stato totalitario
È il termine più usato dagli storici per definire un tipo di regime politico, affermatosi nel XX secolo al quale possono essere ricondotti il nazismo, il fascismo e il comunismo di tipo sovietico. Il regime totalitario è caratterizzato soprattutto dal tentativo di imporre al popolo l'assimilazione di un'ideologia (cioè di una visione del mondo).
In un regime totalitario lo stato controlla quasi ogni aspetto della vita di un individuo, attraverso il massiccio uso della propaganda, che cerca di plagiare le menti di tutti i cittadini. Un ruolo fondamentale in tal senso è svolto dalla scuola e dai mass media (in questo periodo cinema e radio).
Nel caso del fascismo particolare cura fu posta nell'educazione della gioventù ai valori del fascismo (disprezzo della democrazia, culto della forza, fede nel duce Mussolini).
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Uno dei motti pensati per la gioventù fascista |
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Una pagella della scuola fascista |
I ragazzi vennero inseriti nelle organizzazioni di partito fin da bambini (Opera nazionale dei Balilla), coinvolti in parate e attività di addestramento militare; l'iscrizione al partito fascista divenne indispensabile per accedere agli impieghi statali. Gli antifascisti, perseguitati e ridotti al silenzio, passarono anni in carcere, come Antonio Gramsci (che fu liberato solo alcuni giorni prima della morte), o furono costretti a fuggire all'estero.