martedì 17 marzo 2020

Il Seicento e la guerra dei trent'anni - Classe II


Il XVII secolo



Ciao ragazzi, oggi faremo un passo indietro. eravamo rimasti all'illuminismo. Ricordate? Prima in Francia e poi in tutta Europa si diffonde un nuovo modo di guardare la realtà: la scienza contro la superstizione, il principio di uguaglianza contro una società divisa in classe. Siamo nel Settecento, ma ora faremo un passo indietro nel XVII.
illuminismo


Guerre di religione



Partiamo dalle lotte di religione. Sappiamo che all’inizio del 1500, Lutero dà il via alla riforma protestante che si diffonde in tutta Europa. Ma quello che era un fatto religioso diventa presto un fatto politico. Per farla semplice alcuni sovrani accolsero il protestantesimo perché videro l’occasione per liberarsi del controllo del Papa sulle loro terre: i grandi possedimenti delle chiese, dei monasteri sarebbero passati direttamente sotto il loro controllo. Per questo motivo si scatenò una guerra che infiammò tutta l’Europa è la guerra dei trent’anni (1618-1648).

La guerra dei trent’anni




Fu un’epoca terribile e le circostanze furono presto così ingarbugliate che anche allora gli uomini quasi non seppero più per cosa  e contro cosa combattessero. La questione della fede venne ben presto dimenticata: c’erano protestanti che entravano in eserciti cattolici e cattolici che entravano in quelli protestanti. Ed erano un danno per il paese dalla parte del quale sarebbero dovuti stare almeno quanto lo erano i nemici. Quando si accampavano, infatti, si procuravano da bere e da mangiare dai contadini della zona. E se un contadino non voleva darglielo con le buone allora lo costringevano con le cattive, altrimenti lo ammazzavano. Le bande armate cavalcavano per le campagne incendiando e uccidendo, niente li fermava. Seguivano ciecamente solo il loro condottiero. Uno di questi condottieri ingaggiati dall'imperatore (che era contro i protestanti) era un certo Wallenstein, che con i suoi eserciti si spinse fino nella Germania Settentrionale per conquistarvi le città protestanti. Grazie alla sua abilità, la guerra sembrava ormai vinta per l’imperatore e la chiesa cattolica quando un altro paese si immischiò nella lotta. 
Era la Svezia che voleva salvare la fede luterana e fondare un grandissimo regno protestante sotto la sua guida. Gli svedesi conquistarono tutta la Germania settentrionale e arrivarono quasi a Vienna facendo strage di tutto e tutti. 
Anche la Francia partecipò a quella guerra. Di certo ti verrà da pensare che essendo un paese cattolico si sarà schierato contro i protestanti della Germania settentrionale e contro la Svezia. E invece quello non era ormai da tempo un conflitto di religione e ogni paese cercava di ricavare il proprio vantaggio dalla confusione generale. Dal momento che gli imperatori di Spagna e Germania rappresentavano le due più grandi potenze, i francesi sotto il loro abilissimo ministro, il cardinale Richelieu, volevano approfittare della situazione per diventare il paese più forte d’Europa. Ecco perché i soldati francesi combatterono contro quelli dell’imperatore.
cardinale Richielieu

Questa guerra durò circa trent’anni e fu una catastrofe. I borghi venivano incendiati, le città messe al sacco, si uccidevano donne e bambini, si rubava e si rapinava e sembrava non dovesse finire mai. I soldati portarono via il bestiame ai contadini e calpestavano i loro campi; carestie orribili, malattie infettive resero desolate e deserte ampie zone della Germania.

Superstizione e caccia alle streghe



A tutta quella follia e disperazione si aggiunse anche una follia terribile che si impadronì di un numero sempre più grande di persone. Era la paura degli incantesimi, della magia, delle streghe. Ti chiederai come si fa a perseguitare qualcosa che non esiste. Ma era proprio questa la cosa terribile. La gente a quel tempo era superstiziosa e credeva a tutti gli spettri possibili. Così ce le cose in posto andavano male, per esempio la siccità rovinava il raccolto, spesso si dava la colpa alla stregoneria. Se c’era in paese una donna che non era ben vista ecco che si diceva “È una strega! È colpa sua se il raccolto è andato male”. A quel punto la donna veniva arrestata e interrogata per sapere se era in combutta col diavolo. Naturalmente lei diceva di no. allora veniva orribilmente torturata finché, tramortita dal dolore e dalla disperazione, era disposta ad ammettere qualsiasi cosa. E quella era per lei la fine, perché ora aveva confessato dunque era davvero una strega e quindi andava arsa viva.  Di solito la tortura di solito le si chiedeva se conoscesse altre streghe in paese con le quali aveva praticato malefici. Alcune nel tormento facevano qualche nome a casaccio, solo per far smettere i torturatori. Allora venivano arrestate anche le altre, alle quali si estorceva una confessione nello stesso modo per poi bruciare anche loro.

(ridotto e adattato da "Breve storia del mondo di E. Gombrich)


Altre risorse:

guerra dei trentanni in tre minuti.  Ottimo per farvi un'idea generale 

guerra dei trent'anni in sette minuti Qui troverete molte altre informazioni di cui non vi ho parlato. Dateci un'occhiata.


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