venerdì 31 gennaio 2014

Le tre terre

Francesco è l'autore di questo bellissimo racconto fantasy. Buona lettura a tutti, compreso gli elfi, le fate e gli hobbit.





In una notte di luna, Cail passeggiava lungo il sentiero alberato che costeggiava il profondo pendio che arrivava al mare.  Ad un tratto la terra si sollevò e un arcobaleno di luci colpì Cail, che cadde a terra tramortito. Al suo risveglio si trovò in un mondo a lui sconosciuto: gli alberi erano dorati  e ad ogni suo passo l’erba cambiava colore. Cail sembrava essere caduto in un sogno, ma si rese conto che era la realtà. Allora si mise subito in viaggio per scoprire dove fosse finito. Arrivò in un regno; un regno enorme pieno di gente strana, di maghi e di nanetti. Cail entrò nel villaggio, l’atmosfera festosa che aveva pensato si trasformò in un’immensa tristezza. Chiese cosa stesse succedendo ad un nanetto ed egli gli rispose che ben presto ci sarebbe stata una guerra contro le “Tenebre”. Cail voleva fare qualcosa per quella povera gente, si recò al castello dove regnava la regina Cara. La regina, quando lo vide entrare nella sala del trono, capì che era la persona giusta per affidargli una missione. Cail era dispiaciuto per la terribile strage che stava per accadere e voleva fare subito qualcosa. Cara gli diede il compito più importante, cioè sconfiggere le Tenebre. Cail terrorizzato, accettò il compito. Cara gli diede una cinta con tre gancetti: era la Sacra Cintura, dove Cail doveva mettere tre gemme, che servivano a sconfiggere le forze del male. Gli disse anche, che esistevano tre terre dove abitavano creature fantastiche. In ognuna di queste terre c’era una gemma. Cail doveva essere sottoposto a delle prove per recuperare le gemme. Lui ringraziò la regina Cara per il compito e si mise subito in viaggio. 
Arrivò nel paese dei nani, ma non poteva perdere nemmeno un minuto poiché il tempo passava in fretta. La prima gemma si trovava in una miniera abbandonata, custodita da Boil, un nanetto molto saggio. Arrivato alla miniera entrò, non c’era nessuno, era un posto un po’ insolito. Ad un tratto una voce tenebrosa ruppe il silenzio: 
<Cosa ci fai qui? Chi sei?> 
<Mi chiamo Cail, sono venuto qui per ordine della regina, mi serve la gemma che custodisci da anni! >. 
<Sì! Te la darò solo se la troverai! >
Cail si mise subito in cerca della gemma e dopo un po’ di tempo la trovò, ringraziò Boil e se ne andò. Intanto nel regno delle tenebre il re Devil III stava preparando il suo terribile esercito per distruggere il regno della fantasia. Cail era giunto nel regno degli gnomi e degli elfi, chiese dov’era nascosta la gemma ed un elfo gli rispose che era nell’arena di combattimento. Cail andò nell’arena, scoprì che per avere la gemma stavolta doveva combattere contro Gorbi. Scese nell’arena e cominciò a combattere. Cail ne uscì vittorioso, prese la gemma e se ne scappò via. L’armata nemica avanzava lentamente, era formata da tanti orchi spietati, comandati dal re Devil III. Cail proseguiva il suo cammino, quando vide steso a terra un lupo bianco, ferito. Cail si fermò per medicarlo, dopo un po’ di tempo il lupo si svegliò dicendo che si chiamava Robur. Una brutta strega, di nome Matilde, lo aveva trasformato in un lupo. Cail gli chiese se voleva continuare il viaggio insieme a lui e Robur accettò. Arrivarono insieme nel regno dei folletti. Chiesero dove fosse nascosta la gemma al folletto Diadò ed egli gli rispose, che era custodita in un parco dove c’era un grande albero. Arrivati all’albero cercarono la gemma, ma non la trovarono. 
<Cercate qualcosa? >
Una voce misteriosa parlava con Cail e Robur. 
<Chi sei? Dove sei? > disse Cail.
<Sono l’albero parlante, rispondete a questo indovinello e vi darò la gemma. Quanti folletti sono nascosti nella mia possente chioma? >
<Mmm… Sono… Nove !? > rispose Cail.
<Esatto! Ecco la Sacra Gemma! > disse l’albero. 
Cail e Robur ringraziarono l’albero e se ne andarono. Attraversarono il muro che proteggeva le tre terre e in lontananza videro l’esercito tenebroso avanzare. Quando le Tenebre furono più vicine le tre gemme si illuminarono, una luce abbagliante avvolte l’esercito che dopo un po’ scomparve. Ad un tratto Robur diventò un uomo bellissimo, era lo sposo della regina Cara. Robur e Cail non capirono mai come fecero le Tenebre a scomparire. Andarono vittoriosi nel regno dei nani e dei maghi, dove Cara premiò Cail rimandandolo nel suo tempo. Cail aveva vissuto un’esperienza fantastica piena di avventure. 

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