venerdì 17 aprile 2020

La sfida infinita

Racconto collettivo di Clarissa, Michele, Stefano, Ilaria, Marco e Stano.

Davvero complimenti ai nostri sei scrittori per aver confezionato un avvincente racconto fantasy

C'era una volta un cavaliere di nome Federico che abitava in un castello. Aveva gli occhi marroni, i capelli biondi ed era il cavaliere più forte e coraggioso di tutto il Paese. Era anche il più ricco: aveva molte spade, ognuna diversa dall'altra e molte armature potentissime. Una addirittura in diamante! Ma aveva un rivale. Il cavaliere Riccardo. Egli era un cavaliere molto potente, quasi come Federico. Aveva anche lui un bellissimo castello, armature e spade di tutti i tipi ma non era ricco come Federico. Erano rivali per un solo motivo: le battaglie. Nessuno riusciva a sconfiggere l'altro. 

Riccardo, stanco di questa situazione, si cercò un alleato formidabile per sconfiggere definitivamente Federico. Si addentrò nella Foresta Tenebrosa dove vivevano i maghi addestratori di draghi. Chiese di poter vedere il mago supremo, il mago di tutti i maghi, si fece perquisire dalle sentinelle e gli  chiese un drago per sconfiggere un suo rivale; in cambio gli avrebbe dato in dono il castello del suo nemico sconfitto.
Mentre Federico era tranquillo nel suo castello si sentì un boato e il cielo si oscurò e subito dopo una palla di fuoco colpì la torre più alta del suo palazzo regale dove era la principessa Bianca che era promessa sposa di Federico.
Federico alzò gli occhi al cielo e vide il suo avversario in sella a una bestia enorme che teneva avvinghiata nella coda la sua adorata principessa e che con le sue ali riusciva a coprire la luce del sole. Per la prima volta nella sua vita, Federico ebbe paura, capì, proprio nel momento in cui anche una seconda torre venne abbattuta, che questa volta ci sarebbe stato un vincitore e non sarebbe stato lui. Riccardo se ne andò in sella al suo drago mentre davanti al castello di Federico era rimasta una bottiglia con un messaggio dove era scritto : ”Abbandona il tuo castello, tutte le tue terre e tutte le tue ricchezze se vuoi salva la tua vita e quella dei tuoi sudditi” Federico capì che per il momento non era più possibile abitare nel suo castello perché Riccardo avrebbe continuato a distruggerlo.
Partì insieme al suo fedele compagno di avventure Arturo, il suo scudiero, per cercare altrove la soluzione al suo problema, aveva bisogno di un aiuto fuori dal comune per riportare la pace nelle sue terre. Mentre si allontanavano erano consapevoli che Riccardo li avrebbe ostacolati con soldati e trappole lungo il loro cammino.

Purtroppo le cose per il nostro cavaliere andavano di male in peggio…
Federico e il suo scudiero andarono incontro a numerose peripezie... 
Fra tutte la più paurosa, terribile e raccapricciante fu lo scontro con i Troll fantasma delle Lande Oscure. Mentre attraversavano le lande sentirono dei fruscii tra gli alberi… d’un tratto furono accerchiati da molti Troll. I Troll erano esseri bassi e tozzi, avevano gli occhi lucidi e dei lunghi nasi, dei vestiti fatti con delle foglie di vilmillion color bianco e con un bastone che aveva all'estremità una pietra azzurra un po’ scheggiata. Ogni essere abitava in una specie di sacca enorme fatta di capelli magici appese su degli alberi molto alti. Lo scontro con mille Troll non fu per niente facile per i due paladini… La battaglia iniziò, tra colpi di spada, incantesimi e azioni veloci i due giovani riuscivano a stento a contrastare le magiche creature.ma con l’arrivo dei supporti nemici ebbero  la peggio e furono quasi catturati… i Troll  stavano preparando qualcosa di veramente malvagio per sconfiggerli, quando comparve una luce dal cielo che accecò tutti. Quando Federico si riprese non riusciva a credere ai suoi occhi… sulle loro teste stava volteggiando un uccello con le piume dai mille colori, in groppa a questo, una gracile nonnina sembrava lanciare incantesimi di ogni tipo verso gli abitanti della Lande: i nemici venivano immobilizzati, tramutati in farfalle o vasi da fiore. La situazione improvvisamente si ribaltò, in piedi rimase solo il re dei piccoli esserini che stava per fuggire e nascondersi, ma con una speciale abilità della sua spada Federico lo catturo facendo spuntare dal terreno delle grosse radici che lo intrappolarono formando una solida gabbia. il variopinto uccello volteggiò fino ad atterrare vicino ai nostri eroici amici, la nonnina saltò giù dalla sua cavalcatura con un agile salto e gli si presentò: era la maga dei cieli che rivelò al giovane principe il motivo di tanto aiuto: Federico all'inizio del suo viaggio aveva liberato dalle grinfie di un orchidea carnivora gigante un piccolo uccellino dorato, che era il suo adorato animale da compagnia. Ringraziato abbondantemente la signora, Federico, volle parlare con il re dei Troll al quale chiese il perché di tanto  accanimento. Il re si stupì: capì allora che non era stato il principe Federico a rapire il fratello ma Riccardo lo aveva raggirato per ostacolare Federico. 
Il principe decise che da quel giorno in poi   avrebbe viaggiato per scoprire posti nuovi e cose nuove .però un giorno si stancò di viaggiare perché era sempre solo e Federico voleva un po’ di compagnia quindi decise di tornare a casa  …. ma proprio mentre tornava a casa vedette un altro cavaliere e le disse : -CIAO CHI SEI !!? 
il cavaliere un po’ sconvolto le rispose : -IO MI CHIAMO GIOVANNI E SONO QUI PER SCONFIGGERE RICCARDO! 
Allora Federico le rispose : -ANCHE IO UN TEMPO VOLLI SCONFIGGERE RICCARDO MA NON CI SONO MAI RIUSCITO.
Così Giovanni penso che sarebbero potuti andare insieme sul monte più alto di tutti a cercare la spada di fuoco perché solo con quella spada si potevano sconfiggere le persone più forti .Decisero di andare , ma salire la montagna non era molto facile perché c’erano molti dirupi e in più li faceva molto,ma davvero molto freddo . Però dopo molta difficoltà arrivarono in cima alla montagna . I due cavalieri vedettero la spada ma aspettarono un paio di minuti prima di prenderla perché gli sembrava una cosa troppo strana lasciare la spada più potente del mondo incustodita . Infatti dopo vari minuti apparve un elfo che le chiese :  --COSA CI FATE QUI !! 
i due risposero in coro : -SIAMO VENUTI QUI PER PRENDERE LA SPADA DI FUOCO !! L’ elfo rispose : SE VOLETE LA SPADA DOVRETE RISPONDERE ONESTAMENTE A QUESTA DOMANDA È DECIDERÒ SE POTRÒ DARVI LA SPADA, LA DOMANDA È: CHI DOVETE SCONFIGGERE CON QUESTA SPADA E PERCHÉ  ?! Io due cavalieri risposero : NOI DUE CON QUESTA SPADA DOVREMMO SCONFIGGERE IL CAVALIERE RICCARDO PERCHÉ RUBA IL DENARO ALLE PERSONE CHE NON NE HANNO E LO DÀ AI RICCHI E, IN PIÙ, HA UCCISO MOLTE PERSONE . L'elfo decise di dare loro la spada perché le sembrava un motivo più che valido per sconfiggere il cavaliere Riccardo . I due cavalieri ringraziano l'elfo e si incamminarono per cercare RICCARDO . Dopo una lunga camminata, i due valorosi cavalieri videro da lontano il meraviglioso castello di Riccardo, il quale aveva come difesa della sua dimora un grande drago spinoso a due teste. Federico e Giovanni, però, non si fermarono e continuavano imperterriti la loro camminata. Quando arrivarono davanti al portone principale, però li accolse il drago, sputando una grossa fiammata verso di loro, ma essi si 
salvarono grazie allo scudo di ossidiana creata dalla spada, i due quindi, con grande agilità salirono in groppa al drago e, insieme, con un colpo al cuore, uccisero il drago, il quale cadde a terra scatenando il panico tra gli abitanti. Riccardo si accorse che i suoi rivali erano riusciti a penetrare le mura del castello e, lui stesso decise di andare a combattere… Una volta arrivato sul campo di battaglia, i due cavalieri della spada di fuoco attaccarono Riccardo, così iniziò una battaglia senza esclusione di colpi. Però i due amici, avevano una cosa che il loro rivale non aveva: L’ AMICIZIA! I due amici presero coraggio e con un gran colpo al petto, uccisero Riccardo, che cadde a terra causando un gran boato nell'aria affannosa del combattimento.

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