venerdì 17 aprile 2020

Un'avventura avventurosa

Racconto collettivo di Chiara, Miriam, Francesco, Matteo



In Africa vive un ragazzino  di nome Alfonso, lui aveva 9 anni, ed era alto e molto magro. Lui aveva dei capelli neri, corti e molto ricci. La sua pelle è molto particolare, perché è nera, ma talmente tanto che sembra cenere. Lui ha tanti amici, nel suo quartiere talmente tanti, che ha perso il conto. Lui però ha un debole, quello del calcio , gli piace  talmente tanto che tutti i giorni , va a giocare al campo di calcio con tutti i suoi amici. Alfonso all’inizio non sapeva giocare tanto bene, così Tomas il suo migliore amico, (visto che andava a lezione di calcio ) gli insegnò a giocare per bene. passarono gli anni e Alfonso diventò sia un bel ragazzo, che un buon giocatore di calcio, adesso era diventato invincibile, a tutte le partite che giocava vinceva sempre . Un giorno mentre si stava allenando sua madre lo chiamò dicendogli che c’era una lettera che gli mandava lo zio dall’ America. Allora  il ragazzo diciottenne andò a prendere la lettera e l’aprì. All’inizio vide che c’erano soltanto parecchi soldi , ma poi vide una mappa raccolta per benino in un angolo della busta la prese e quando la ebbe aperta vide che c’era un sentiero da percorrere e dietro la lettera c’era scritto :”Caro Alfonso so che ormai sei grande e visto che ormai a me non mi manca tanto tempo alla morte voglio darti questa mappa trova il tesoro e tienitelo stretto quando lo troverai. Da allora la vita di Alfonso non sarà più la stessa, così decise di partire con il suo amico Tomas.
  
Alfonso preparò una sacca con cibo e indumenti, e lui e il suo amico Tomas partirono verso il luogo della grande croce rossa. I caratteri dei due ragazzi erano totalmente diversi , Alfonso era testardo e continuava sempre nella strada mentre Tomas rifletteva su ogni cosa e cercava di dare sempre aiuto ad Alfonso , era il suo braccio destro … Dopo 10 minuti che erano partiti dal villaggio Tomas si fermò e fece un sospiro, dopo espresse con un filo di voce : - Alfonso ricordi quella ragazza Gilda che abbiamo conosciuto al campo estivo ? Alfonso fece un cenno con la testa , così Tomas continuò dicendo :- Lei voleva per forza trovare un tesoro , e se la voce si fosse diffusa al villaggio lei ci potrebbe ostacolare ! Alfonso cercò di tranquillizare il suo amico dicendogli che se si fossero sbrigati c’è l’avrebbero fatta ...Forse Tomas non aveva tutti i torti perchè Gilda era venuta a conoscenza del tesoro ed era partita subito dopo di loro per superarli e tenere il tesoro tutto per se . Alfonso tratteneva molto bene la preoccupazione , ma sapeva cosa stava per succedere . 

Tomas e Alfonso però arrivarono contemporaneamente e incominciarono a discutere in alta voce, strattonando Gilda in modo da far valere le loro intenzioni che erano quelle di allontanare definitivamente Gilda dicendogli di scordarsi di ciò che aveva trovato perché oltre ad essere un tesoro enorme, aveva un grande valore affettivo poiché apparteneva ad un vecchio caro zio dell'America. 

Mentre cercavano di allontanare Gilda, da lontano arrivò un vecchio saggio del villaggio che era stato richiamato dalle grida dei ragazzi .
Il vecchio saggio riuscì a portare la calma spiegando a Gilda che non poteva appropriarsi delle cose altrui. 

Gilda piangendo se ne andò, Alfonso e Tomas riuscirono a vedere il tesoro ma non se ne appropriarono perché era una grandissima statua d'oro che apparteneva a tutto il villaggio, era stata nascosta dallo zio di Alfonso durante una guerra. Adesso il compito di Alfonso e Tomas era portare la statua nel villaggio

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